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FANO JAZZ E MARINA DEI CESARI 9 ANNI INDIMENTICABILI

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Dal 2004 fino al 2013 il porto turistico di Fano ha ospitato decine di concerti, il primo Jazz Club e il primo Jazz Village

Era il 2004. Il porto turistico Marina dei Cesari era stato appena inaugurato e molti lavori erano ancora da completare ma la società concessionaria aveva ben chiaro il progetto da portare avanti e gli obiettivi. Tra questi quello di diventare una nuova piazza cittadina, cioè un luogo aperto a tutti, non solo ai proprietari di barche e favorire il turismo nautico diventando una nuova porta d’ingresso alla città. Allora come oggi i naviganti in transito erano invitati e favoriti in tutti i modi a visitare il centro storico vicino. Anche grazie alle biciclette di cortesia gratuite di Marina dei Cesari a disposizione.

Cosa poteva esserci di meglio per il nuovo marina che ospitare una manifestazione musicale dal nome così evocativo come Fano Jazz by the Sea?

Grazie all’amicizia con Adriano Pedini, direttore artistico e deus ex machina di Fano Jazz by the sea il porto turistico di Fano cominciò ad ospitare qualche sporadico concerto. La location era molto improvvisata: sulla banchina ovest, lato monte, davanti alla torre degli uffici, senza palco e poche decine di sedie sistemate alla bene meglio.

2007 nasce Il Jazz Club

Nel 2007 il festival Jazz fanese era arrivato alla sua XV edizione.  Un bel traguardo che lo poneva tra i principali appuntamenti jazzistici estivi nazionali. Ma Adriano Pedini aveva voglia di tentare il nuovo e trovò in Alberto Cazziol, presidente di Marina dei Cesari, il giusto partner visionario e la giusta sponda per fare quello che non si era ancora fatto.

Fu così che Marina dei Cesari nel 2007 divenne il palcoscenico di 2 degli 8 concerti di Fano Jazz by the Sea, gli altri si svolgevano in piazza alla Corte Malatestiana.

Furono tanti gli appassionati attirati dalla novità, un concerto al porto, a due passi dall’acqua. E vennero in tanti ad ascoltare il sassofonista e cantante inglese Ray Gelato che per l’occasione suonò sulla banchina un divertente omaggio al suo idolo Renato Carosone e la sera dopo il settantenne pianista algerino Maurice El Médioni con il suo originalissimo, gustoso mix di tradizione arabo-andalusa, jazz e raï.

Marina dei Cesari aveva adottato Fano Jazz by The Sea e il pubblico aveva risposto positivamente. Ma la vera importante novità di quell’anno 2007 fu la nascita in contemporanea del Jazz Club.

Per la prima volta in Italia, a Marina dei Cesari fu allestito uno spazio aperto a tutti con l’atmosfera del classico Jazz Club americano, le jam session  delle 19.30 ed i concerti ‘round midnight’ che ospitarono i nuovi talenti del jazz italiano. Fecero tappa al Jazz Club quell’anno i pianisti Giovanni Guidi, Emilio Marinelli, Luca Mannutza, Piero Bassini, il sassofonista Daniele Tittarelli, la giovane e spettacolare formazione marchigiana “Colours Jazz Orchestra” diretta dal trombonista Massimo Morganti e la statunitense Columbus Youth Jazz Orchestra, e decani del jazz come il sassofonista Vittorio Gennari e tanti altri musicisti.

2008: il palcoscenico sull’acqua

L’anno dopo nel 2008, Marina dei Cesari fece un importante investimento a favore del Jazz Festival e finanziò l’allestimento di uno straordinario palcoscenico sull’acqua, una struttura che diede ai concerti serali una suggestione magnifica.

Ad inaugurare il palcoscenico sull’acqua nell’edizione 2008 del Fano Jazz By the Sea furono i Defunkt famosi per la fusione tra il linguaggio improvvisativo del jazz e i più contagiosi ritmi del funk. Alla guida dei Defunkt il poderoso trombonista Joseph Bowie, affiancato dal sassofonista Alex Harding, il tastierista Adam Klipple, la bassista Tim Clarke e il batterista Tobias Ralph.

A seguire sul palco sospeso del Marina, il concerto del pianista cubano Omar Sosa, artefice di una musica che coniuga jazz, elettronica, ritmi africani e cubani.

Poi i concerti del sassofonista Jerry Bergonzi e del pianista Joey Calderazzo: musica ad alto tasso energetico nel solco della strada maestra del jazz con il contributo non secondario del contrabbassista inglese Orlando le Fleming e il richiestissimo batterista Adam Nussbaum.

Un successo di pubblico e di critica! Marina dei Cesari diventa la sede consolidata del Fano Jazz by the Sea estivo al pari della Corte Malatestiana.

Nasce il Jazz Village

Sempre nel 2008, grazie al completamento e alla agibilità della Yacht House, il Jazz Club si estende e si amplia e diventa Jazz Village ospitato sotto il cupolone dell’enorme tensostruttura appena inaugurata e che proprio in quei giorni venne prontamente denominata Pala J dai giornalisti.

Il Jazz Village non è più solo Jam session e concerti round midnight, ma un vero e proprio villaggio aperto tutta la settimana del festival, punto di ritrovo per gli appassionati della musica Jazz dove trovare informazioni, libri, CD, DVD, vecchi dischi in vinile, mostre fotografiche, inaugurazioni.  Il Jazz Village di Marina dei Cesari brulica di vita a ogni ora, arricchito da servizio bar, ristorante ed enoteca, con navetta per i collegamenti tra Marina dei Cesari e il centro città.

 Nel 2009 Fano Jazz By The Sea taglia il traguardo della XVII edizione e offre più che mai un nuovo spaccato delle molteplici anime che coabitano in armonia nel mondo del jazz: 90 musicisti sono presenti a Fano in questa edizione in rappresentanza di oltre 15 nazioni, a testimonianza di una sempre più accentuata vocazione multiculturale

FANO JAZZ 2009 – Edmar Castaneda Quartet (Andrea Tierra v.-Marshall Gilkes t.ne-Dave Silliman b.) – Foto luciano Rossetti © Phocus Agency – TUTTI I DIRITTI RISERVATI

A Marina dei Cesari che ormai divide a pari titolo con la Corte Malatestiana i concerti serali, il palcoscenico sull’acqua ospita in seconda serata Eddie Palmieri, storico, inossidabile esponente della salsa che al Marina suona un omaggio ad Antonio Carlos Jobim, indimenticabile autore di “Chega de Saudade”, canzone che nel 1959 consacrò il movimento della bossa nova. A seguire la band del percussionista indiano Trilok Gurtu, artefice di un efficace mix fra diversi linguaggi musicali e infine musiche di confine con il nuovo gruppo del tunisino Dhafer Youssef, specialista dell’oud, e con il quartetto dell’arpista colombiano Edmar Castaneda.

Jazz Club e Jazz Village continuano anche nel 2009 a costituire un piacevole innesto di atmosfera americana con le seguitissime jam session spesso improvvisate e i concerti round midnight.

2010 cinque concerti su nove a Marina dei Cesari

Nel 2010 il palcoscenico sull’acqua di Marina dei Cesari fa l’en plein e ospita ben 5 delle nove serate della rassegna estiva Fano Jazz by the sea : Marcus Miller, James Carter Quintet, Richard Bona Group,  Maceo Parker &Band e al Pala J tutte le sere, i concerti round Midnight del Jazz Club.

Il successo è tale che invoglia a continuare, nonostante la crisi arrivata improvvisa nel 2008 che sta rallentando tutte le attività economiche tra cui la nautica da diporto. Nasce così nonostante tutto anche la rassegna invernale del Jazz Club ospitata al Pala J che offre 2 mesi a tutto Jazz!

2010 nasce il Jazz Club invernale

Si ripete anche d’inverno il magico sodalizio tra pubblico e musicisti, un rito fatto di tacita complicità nella magica atmosfera del Pala J, l’unica struttura cittadina coperta e riscaldata, in grado di ospitare comodamente un pubblico numeroso. Come nella tradizione del Jazz Club il programma mette insieme musicisti affermati e di fama internazionale con formazioni di giovani musicisti che si stanno ponendo all’attenzione del pubblico nazionale e internazionale.

Anche nel 2011 Marina dei Cesari rappresenta un elemento di continuità per Fano Jazz by the Sea e ospita protagonisti internazionali di primo piano sul palcoscenico sull’acqua: John Mc Laughin & the 4th Dimension,  il Trilok Gurtu Quartet, Hiromi: The trio Project Featuring Anthony Jackson and Simon Phillips, Tuck & Patti mentre sul palco del  Pala J  tutte le sere si alternano fino a notte fonda i musicisti italiani che stanno facendo grande il jazz nostrano.

Nel 2012, la crisi della nautica è gravissima. Chiudono o si trasferiscono le più importanti attività cantieristiche dell’area Fanese e anche Marina dei Cesari è in difficoltà. Il costo del suggestivo palcoscenico sull’acqua è insostenibile. Durante il Fano Jazz by the Sea rimane a Marina dei Cesari per il quinto anno consecutivo il “Jazz Village” che è diventato ormai un vero “festival nel festival”.

Continua al Pala J anche la rassegna invernale che vedrà la sua ultima edizione nel 2013 quando lo stesso Fano Jazz by the Sea rischia di saltare per mancanza di finanziamenti.

Il coraggio, la determinazione di Adriano Pedini e del suo gruppo di volontari ma anche la solidarietà espressa in rete da oltre 1500 persone permettono a fatica di proseguire.

Si arriva al 2017 quando Fano Jazz festeggia la sua 25° edizione nella Rocca Malatestiana dove tutto iniziò. Dopo un bellissimo restauro la Rocca torna ad essere luogo di cultura e di spettacolo e diventa la sede ufficiale di Fano Jazz by the Sea. Un bel traguardo per gli amici del Jazz e per l’infaticabile Adriano Pedini con il quale noi di Marina dei Cesari abbiamo condiviso tante serate indimenticabili.

 

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