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A SPASSO PER FANO

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Fano è una città a misura d’uomo dove si respira un connubio affascinante tra passato e presente

Alla scoperta di Fano

Marina dei Cesari vi invita con queste brevi note alla scoperta di Fano attraverso i secoli, un itinerario essenziale per suggerirvi cosa fare e cosa vedere in questa città che conserva intatta l’anima romana e risorgimentale.

Per conoscere gli eventi aggiornati a Fano e dintorni clicca qui www.visitfano.info

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Arco d’Augusto – foto Monica Ricci

Fano appare ancora oggi come una città romana. Nasce in epoca romana con il suo tempio dedicato alla dea Fortuna, con il suo Arco d’Augusto del 9 d.C., realizzato in candidi blocchi di pietra d’Istria, maestosa porta d’accesso all’antica colonia Iulia Fanestris e alla via Flaminia che la collegava direttamente a Roma. Romana è anche la denominazione più antica della città: Fanum Fortunae, Tempio della Fortuna, intorno al quale si sarebbe sviluppato l’abitato verso il 49 a.C.

Arco d'Augusto - foto Renato Agostini
Arco d’Augusto – foto Renato Agostini

La Fano Romana è ben rappresentata dalle possenti Mura Augustee che si conservano ancora oggi per circa i due terzi del circuito originario. Da vedere per la posizione suggestiva e romantica, la deliziosa porta secondaria: la “Porta della Mandria” a due passi dalla quale c’è una moderna e golosa tentazione: una delle gelaterie più buone di Fano e … forse d’Italia! Il Pino Bar.

La porta della Mandria - foto Renato Agostini
La porta della Mandria – foto Renato Agostini

A spasso per Fano : le meraviglie sotterranee

Tratto della Fano sotterranea sotto la Memoteca
Tratto della Fano sotterranea sotto la Memoteca

Una parte poco conosciuta della Fano Romana ma di grande suggestione è rappresentata  dalle imponenti strutture murarie rinvenute sotto la Chiesa e il Convento di S.Agostino, e a due passi da questa, sotto la Memoteca. Un percorso che si snoda tra cunicoli e gallerie sotterranee e che porta alla scoperta di luoghi insoliti e suggestivi che fanno intuire com’era Fano oltre duemila anni fa.

Nell’area, situata a due metri sotto il livello della strada attuale, affiorano un grosso muro perimetrale esterno lungo trenta metri ed alto quattro, articolato in pilastri e finestre, archi, coperture a volta. Al di sotto del complesso costituito dalla Chiesa e dal convento di S. Agostino, sono conservati i resti imponenti di costruzioni romane e di epoche successive che occupano ampi spazi anche se non è possibile allo stato attuale delle conoscenze ricostruire l’originaria disposizione dell’area e gli sviluppi  avvenuti nel corso dei secoli.

La tecnica edilizia con cui sono state realizzate le murature è estremamente curata ed omogenea: si tratta di muratura a sacco (l’interno è di malta cementizia e scaglie di lavorazione) con rivestimento esterno di blocchetti di arenaria gialla estratta dalle cave locali.

Sotterranei ristorante Caicco
Ph Roberta Pascucci, Sotterranei ristorante Caicco

Oltre ai numerosi siti ipogei di epoca romana, Fano vanta grotte sotterranee in quasi tutti i palazzi del centro storico, risalenti per lo più al periodo della dominazione malatestiana. Sono molto belle. Si racconta che queste gallerie collegavano un palazzo con l’altro per poi raggiungere la rocca malatestiana. In caso di sommossa popolare o altre gravi calamità, servivano come via di fuga.

La ricostruzione virtuale 3D di Paolo Clini e Roberta Barcaglione di Dicea-Distori Heritage (Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura) dell’Università Politecnica delle Marche mostra in tutta la sua bellezza come appariva in epoca augustea il teatro romano di via De Amicis a Fano .

La Fano Medievale

La Chiesa cattedrale dedicata all'Assunta - foto Roberta Pascucci
La Chiesa cattedrale dedicata all’Assunta – foto Roberta Pascucci

È il cuore della città. Lasciato alle spalle l’arco romano, lasciata sulla destra la rinascimentale Loggia di S. Michele, si procede lungo l’asse viario dell’antico decumano massimo (oggi via Arco d’Augusto) su cui si affaccia la basilica Cattedrale (1140 circa) che ospita bellissimi altorilievi romanici intorno al pulpito e la fastosa Cappella Nolfi affrescata dal Domenichino nel 1618.

Procedendo oltre il caratteristico sperone angolare della Casa degli Arnolfi, si arriva all’incrocio con il corso Matteotti il cui tracciato corrisponde forse al cardo massimo della città romana. Oggi il Corso è fitto di bei negozi ed è luogo prediletto per il passeggio che continua fino alla piazza principale, piazza XX Settembre, centro e cuore della vita cittadina fin dal basso medioevo.

Fontana della Fortuna
Fontana della Fortuna

In Piazza XX Settembre meritano attenzione la piccola, elegante facciata protobarocca in cotto e pietra arenaria della chiesa di S.Silvestro (o Madonna di Piazza) e la caratteristica Fontana della Fortuna, simbolo della città al pari dell’Arco d’Augusto.

La statua che rappresenta la volubile dea fortuna è una copia dell’originale in bronzo, conservato nel Palazzo Malatestiano che chiude un lato della piazza e ospita le raccolte del Museo Civico e della Pinacoteca. La corte interna del palazzo è un suggestivo spazio aperto su cui si affacciano i vari corpi di fabbrica (secoli XIV-XVI) di quella che fu in altri tempi la dimora dei Malatesta.

Chiesa S. Silvestro o Madonna di Piazza
Chiesa S. Silvestro o Madonna di Piazza

Nella piazza si affacciano il Palazzo del Podestà e l’ottocentesco Teatro della Fortuna -che è possibile visitare su prenotazione per ammirare la bella sala neoclassica di 600 posti e il sipario che rappresenta l’arrivo a Fano dell’imperatore romano Cesare Ottaviano Augusto. Nella piazza si affacciano vari vivaci caffè che nella bella stagione si allargano all’esterno sull’antico selciato con tavolini e ombrelloni colorati.

Lasciando la fontana alle spalle prendete la via De Pili fino e raggiungete in pochi passi un quadrivio: sulla destra trovate il vasto Palazzo Alavolini (‘700) e sulla sinistra, via De Tonsis con lo slanciato portico cinquecentesco della chiesa di S.Maria Nuova nel cui interno si possono ammirare le preziose pale di Giovanni Santi e del Perugino, insieme con la predella attribuita al giovane Raffaello.

Ritornati lungo il Corso, poco dopo la piazza si sfocia nella stretta piazza Costanzi (già del Trebbio) con la quale ha inizio l’area dell’ampliamento malatestiano della città: area caratterizzata da stretti vicoletti paralleli fra loro, la cui tipologia edilizia (basse casette a schiera alternate ad antiche dimore patrizie) si differenzia da quella del restante centro cittadino. All’estremità del ‘Trebbio’, spicca il piccolo ottagono della chiesa di S.Antonio Abate (sec.XVIII) che separa la rettilinea via Cavour e la stretta via Bovio.

Ciotola Caffè - foto Roberta Pascucci
Ciotola Caffè – foto Roberta Pascucci
I piattelletti ph Vito Laurino
Ph Vito Laurino: Il quartiere dei Piattelletti (i Piatlèt) deve il suo nome alla omonima chiesa abbattuta già da tempo. La chiesa fu detta dei Piattellettin perché la pavimentazione era formata da piattelli di ceramica quadrati con riquadri l’uno diverso dall’altro. Da “la vecchia Fano”. Amaduzzi 1981

 A spasso per Fano: tra Rinascimento e Barocco

Via Bovio è sovrastata sullo sfondo dalla mole del campanile e dalla facciata incompiuta della cinquecentesca basilica di S.Paterniano, dedicata al primo vescovo certo della comunità cristiana fanese, vissuto nella prima metà del IV secolo. L’interno della chiesa merita una visita per la classica compostezza delle sue linee rinascimentali e per l’adiacente luminoso chiostro coevo.

Dal sagrato, passando per il piazzale Marcolini e via De’Borgogelli si può raggiungere l’estremità meridionale di via Nolfi, oltre la settecentesca Chiesa di S.Marco,  che sorge poco lontano dalla mole chiusa e incombente del Bastione del Sangallo (1552), il maestoso fortilizio angolare eretto a protezione della costa contro gli sbarchi dei corsari turchi e saraceni.

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Chiesa S. Pietro in Valle, Fano

Percorrendo la strada in discesa che costeggia il bastione, si rientra in città per la pittoresca via Garibaldi, risalendola fino all’incrocio con via Nolfi, là dove quest’ultima si allarga nel piazzale Marconi. Qui potete entrare ed ammirare la chiesa seicentesca di S.Pietro in Valle il cui ricco fastoso interno barocco è un’autentica galleria di ori, marmi, stucchi e pitture.

Sul retro della chiesa, lungo via Castracane, ha il suo ingresso la storica Biblioteca Federiciana, fondata nel 1680 dall’abate Domenico Federici, al cui interno c’è la bella Sala dei Globi, così denominata dalla coppia di globi (quello terrestre e quello celeste), opera del famoso cosmografo e cartografo Vincenzo Coronelli. Davanti all’entrata della chiesa inizia via S.Francesco, su cui si affaccia il settecentesco Palazzo Comunale (già convento dei Padri Minori Conventuali), e, subito dopo, il portico d’ingresso di quella che fu la medioevale chiesa di S.Francesco (oggi ridotta allo stato di suggestivo rudere a cielo aperto). Da non perdere! Sotto il portico fanno tuttora bella mostra di sé le antiche Tombe Malatestiane qui riunite nel secolo XVII.

A spasso per Fano : i mercoledì del Girobotteghe

Il fascino delle botteghe artigiane, di restauro, di ceramica, di pittura e di sartoria che Fano ha conservato è una parte importante dell’attrattiva turistica che la città offre. Ogni luogo ha una specifica vocazione artigianale che viene dal passato. La passeggiata all’interno del centro storico, alla riscoperta di antichi mestieri, dei colori e dei profumi dei laboratori, è un’opportunità per ammirare ed apprendere tecniche tradizionali e per fare la conoscenza dei maestri e delle loro lavorazioni. Con l’aiuto di una guida potrete entrare nel vivo de processo creativo, imparando a riconoscere i materiali, gli stili e gli straordinari mestieri dell’arte tramandati da secoli, ammirando nello stesso tempo gli scorci più caratteristici della città. Una guida vi condurrà attraverso i diversi luoghi cittadini fornendo informazioni utili su curiosità, storie di ieri e notizie di oggi.

sassi d'autore di Stefano Furlani
Sassi d’Autore di Stefano Furlani

Ogni tour può comprendere botteghe diverse, in base alla disponibilità degli artigiani e alle richieste dei diversi gruppi.

Uno spuntino goloso

Osteria della Peppa - foto Stefano Frattini
Osteria della Peppa – foto Stefano Frattini

Ottimo coronamento dell’itinerario “a spasso per Fano”, il pranzo in pescheriaIl Bello e La Bestia, situata nella bella Piazza delle Erbe, trattoria di qualità gestita dal pescatore e amico Daniele Bocchini che sarà lieto di accogliere i clienti di Marina dei Cesari con un occhio di riguardo in più.

Se invece preferite piatti di carne e verdure niente di meglio che spostarsi nel pittoresco quartiere piatlèt, per scoprire l’atmosfera unica di questo angolo medievale di Fano, con i vicoletti e le casette addossate le une alle altre. Qui l’osteria La Peppa vi accoglierà con un gustoso menù di specialità locali e il benvenuto riservato agli amici di Marina dei Cesari.

10 cose da non perdere a Fano (oltre a quelle appena descritte):

  • Le case-torre
  • Una chiesa senza tetto (San Francesco)
  • Il trionfo del Barocco (S.Pietro in Valle)
  • Pinacoteca (il “quadro del Titanic” )
  • Il quartiere medievale “Piatlet”
  • La moretta (il caffè di Fano)
  • Il brodetto alla Fanese
  • La rustita di pesce
  • Il mercato del pesce
  • Il mercatino dell’antiquariato (ogni 2 sabato e domenica del mese)

Informazioni stradali:

Fano storica

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